PATOLOGIE

Carie
La carie è una malattia multifattoriale, ovvero che risconosce più cause concomitanti. Una è data dalla suscettibilità dell’individuo, una dal livello di igiene orale del soggetto, e un’altra dalla frequenza di assunzione degli zuccheri. Se la suscettibilità individuale non è un fattore modificabile, lo sono però gli altri due. Quindi una adeguata igiene orale domiciliare che preveda l’uso di spazzolino e dentifricio al fluoro due volte al giorno con tecnica di spazzolamento corretta e la limitazione dell’assunzione degli zuccheri, sono fondamentali nel prevenire la carie. La carie può insorgere se esageriamo con gli zuccheri e non spazzoliamo bene i denti. Il consumo frequente e abbondante di caramelle, bibite e dolci è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di carie ed erosioni dentali, ma anche di sovrappeso e obesità e delle malattie a questa associate. Gli zuccheri introdotti con il cibo sono trasformati dai batteri della bocca, presenti in grandi quantità se l’igiene orale è scarsa, in acidi che intaccano lo smalto dei denti, dando inizio alla carie. La saliva tampona e contrasta questi acidi, ma impiega 30-60 minuti per neutralizzarli. Quando l’acidità torna a livelli normali, la saliva è in grado di riparare le aree di smalto danneggiate. Se però si introducono zuccheri spesso e a lungo nella giornata, la saliva non riesce a svolgere il suo ruolo protettivo e a riparare completamente lo smalto. Va quindi sottolineato che più che la quantità, conta quante volte al giorno si mangiano zuccheri. E’ molto meglio limitare l’assuzione di dolci e bibite ad una volta alla settimana in grandi quantità che smangiucchiare o sorseggiare in continuazione. A tale proposito, è utile istruire i bambini a scegliere un giorno alla settimana in cui assumere i propri cibi e bevande dolci preferiti, ad esempio, il sabato o la domenica pomeriggio. In questo modo il bambino non dovrà rinunciare ai dolci e i genitori potranno controllarne l’assunzione. Inoltre il fluoro è in grado di rafforzare lo smalto in modo tale che gli acidi impieghino più tempo a danneggiarlo. La carie precoce dell’infanzia colpisce neonati e bambini piccoli a cui si somministrano sostanze dolci, caramelle, succhi e tisane dolcificate con il biberon o il ciuccio, soprattutto la sera, per favorire il sonno. Di notte la bocca produce meno saliva, quindi l’effetto degli acidi sui denti è amplificato dalla scarsa detersione. La carie precoce dell’infanzia richiede spesso l’estrazione dei denti da latte in anestesia generale e dà problemi psicologici al bambino, che dovrà rimanere senza dentini fino all’uscita dei denti permanenti, oltre a favorire malocclusioni (denti storti, che si chiudono male).
Erosioni
Le erosioni dei denti sono lesioni a carico dello smalto, e a volte dei tessuti sottostanti, causate dagli acidi ingeriti. Gli acidi sono prodotti dai batteri della bocca ogni volta che assumiamo zuccheri, come abbiamo già visto, ma sono anche contenuti sotto forma di acido citrico e acido fosforico nelle bibite, anche light, quali aranciate, cola, succhi di frutta, e nella frutta stessa. Quindi, anche in assenza di batteri responsabili della carie, ovvero in presenza di una buona igiene orale, l’assunzione di queste sostanze con frequenza è in grado di erodere lo smalto, strato dopo strato. L’erosione si nota come un assottigliamento dello smalto o con lesioni a carico del dente, spesso accompagnate da ipersensibilità. Ciò porta nei casi più gravi alla totale distruzione della corona (o parte visibile) del dente. Le erosioni dentali sono un problema attuale, perché le abitudini alimentari sono cambiate moltissimo negli ultimi anni. Il consumo di bibite per persona è cresciuto a dismisura e aumenta del 2-3% ogni anno. Una quota eccessiva dei liquidi di cui abbiamo bisogno è assunta tramite bibite e succhi, in sostituzione di acqua e latte. Bambini e adolescenti sono i più colpiti da erosioni, per le scorrette abitudini alimentari delle nuove generazioni e perché lo smalto giovane è meno resistente all’attacco degli acidi.